Presenza di valori negativi – La soluzione di AdE

Nel corso della riunione svoltasi presso l’Agenzia delle entrate il giorno 17 maggio 2017 – a cui hanno partecipato i principali produttori SW dei dispositivi mobili, i tecnici di Sogei e i rappresentanti dell’Agenzia delle entrate – sono state affrontate le criticità emerse a seguito dell’analisi dei dati dei corrispettivi trasmessi dal 1 aprile 2017 dai gestori di vending machine.

Tra queste, la presenza di valori negativi, ha destato molto attenzione da parte di AdE, la quale si è detta preoccupata in modo particolare in relazione ai dati del venduto:

“questo elemento evidenzia una rilevante anomalia che rappresenterà oggetto di selezione per eventuale attività di controllo. Per tale ragione, vanno risolte subito a monte situazioni che derivano da errori di rilevazione da parte del software.”

Gli esiti dell’analisi dei dati

E’ emerso che alcune software-house effettuano elaborazione dei dati prima dell’invio degli stessi all’Agenzia delle entrate sulla base di algoritmi che sono stati consegnati loro dai produttori dei master al fine di codificare i valori dei linguaggi operativi di questi ultimi in quelli da riportare nel file XML da inviare all’Agenzia delle Entrate.

Le richieste di AdE

Si ricorda che le specifiche tecniche prevedono che i dati da trasmettere debbano essere quelli acquisiti dai master senza alcuna modifica o elaborazione. Conseguentemente, l’Agenzia chiede a Confida che acquisisca i citati algoritmi definiti dai produttori dei master per comprendere nel dettaglio quali operazioni vengono eseguite dai software rispetto ai dati memorizzati dai master.

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