Caffè dei distributori VS caffè del bar

Una sfida che sembra avere un vincitore annunciato, ma a volte l’esito non è così scontato come può apparire.

Il confronto è quanto più centrato se si pensa che il 50% dei quasi 3 miliardi di caffè consumati nel 2019 dagli italiani sono stati consumati al distributore automatico.

La domanda a cui cerchiamo di rispondere oggi è: “Ma il caffè della vending machine è buono come quello del bar?”

A questo proposito ci aiuta Alessandro Gualtieri intervistato dal sito Mixerplanet.com proprio sull’argomento.

Alessandro Gualtieri è un trainer specializzato Sca e due volte campione italiano di caffè filtro e, interrogato sull’argomento, ha risposto così.

“I distributori automatici – spiega Galtieri – negli ultimi anni hanno fatto passi da gigante sul versante della qualità e della diversificazione. Quasi del tutto abbandonato il caffè liofilizzato, l’85% delle macchine funziona con il caffè in grani. Un macinino interno alla macchina effettua la macinatura del caffè solo al momento della selezione del prodotto per garantire una maggiore fragranza. Alcune hanno la tramoggia (la ‘campana’ del caffè) sottovuoto per rallentare il processo di ossidazione e allungare la shelf life del prodotto. Anche la diversificazione dell’offerta di caffetteria è diventato un tema presente nel vending: molte macchine hanno la doppia tramoggia che consente di offrire al cliente la possibilità di scegliere fra due miscele con caratteristiche diverse. Altre hanno degli schermi touch che consentono al consumatore di creare a suo piacimento bevande XL, cup to go e caffè golosi, soddisfacendo così i gusti di differenti categorie di consumatori”.

Insomma il miglioramento tecnologico delle vending machine sta portando gli erogatori automatici ad avere una qualità sempre più alta.

Oltre a questo, spiega Gualtieri, l’attenzione degli imprenditori del settore per la qualità del prodotto è sempre maggiore e questo, per la crescita della bontà della bevanda più venduta nel vending, è fondamentale.

Per cui “caffè del bar” vs “caffè del vending” è una sfida sempre più aperta.
Quali sono le prospettive? Quali sono i margini di crescita?

Lo puoi scoprire leggendo l’intervista completa qui.

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