Corrispettivi distributori automatici: l’errore da evitare

La nuova procedura telematica di trasmissione dei corrispettivi è in vigore da più di 2 anni, questa novità è stata quasi completamente assorbita dai gestori di distributori automatici che hanno dovuto allineare la propria azienda al nuovo sistema.

Ma attenzione!
Per le nuove attività, per i cosiddetti ritardatari o per chi avesse dei dubbi circa il proprio modo di gestire i corrispettivi riportiamo di seguito le informazioni base da sapere.

Questi anni sono stati l’occasione, per i gestori del vending o di attività che hanno al proprio interno un distributore automatico (farmacie, lavanderie per fare un esempio), per testare i nuovi strumenti e rendere efficienti le procedure in materia di corrispettivi.

Corrispettivi distributori automatici: passo-passo

Il provvedimento del 30 giugno definisce:
– le specifiche tecniche degli strumenti tecnologici attraverso cui operare la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati
– le regole tecniche da seguire
– l’individuazione delle informazioni da trasmettere, del loro formato e dei tempi di trasmissione

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul web il servizio per ottenere i certificati per “sigillare elettronicamente” il file xlm con cui il gestore deve trasmettere i dati dei corrispettivi registrati in fase di erogazione dei prodotti.

Una volta terminato il censimento delle vending machine, il gestore deve applicare un QR-Code, fornito sempre dall’AdE, su ogni distributore automatico. Questo consente anche ad ogni consumatore di sapere immediatamente che quel distributore è in regola, inquadrando con il proprio smartphone il QR-code (Non sai cos’è un QR-code? Leggi qui).

qr code corrispettivi vending

I gestori inivano i dati sigillati elettronicamente all’AdE direttamente dal dispositivo (sia esso smartphone o palmare) con cui eseguono l’operazione di rilevazione dell’incasso.
Il sigillo elettronico garantisce che i dati dei corrispettivi siano:
– autentici
– inalterabili
– riservati

Corrispettivi Distributori Automatici: le sanzioni

Una informazione legata ai Corrispettivi Certificati, che forse è passata poco, è quella legata alle sanzioni.
Questo non deve spaventare il gestore, ma è giusto che ogni attore del settore sappia come operare nel modo corretto per evitare di incappare in spiacevoli sorprese.

Le possibili sanzioni legate alla certificazione dei corrispettivi nel settore vending possono riguardare sia la fase di memorizzazione, che quella di trasmissione dei dati.

In caso di mancata o infedele memorizzazione dei corrispettivi, o di mancata o infedele trasmissione, si applicano le sanzioni previste dall’art. 6, comma 3 e art. 12, comma 2 del dlgs n. 471/97, per le violazioni in materia di rilascio di scontrini e ricevute fiscali e di installazione degli apparecchi misuratori fiscali.

Corrispettivi Distributori Automatici: la conferenza del venditalia 2016

Per chi volesse approfondire la tematica “Corrispettivi Distributori Automatici” riportiamo qui l’interessante intervento del dottor Michele Evolvi di CONFIDA.

Pur essendo una conferenza datata, al suo interno vengono trattati argomenti che ancora oggi (2019) sono di interesse per l’approccio ai Corrispettivi da parte dei gestori di vending machine.

Durante il Venditalia 2016 è intervenuto sul tema dei Corrispettivi analizzando l’introduzione del nuovo obbligo, riportando situazioni particolari e rispondendo alle domande dei gestori del vending presenti.

E’ doveroso sottolineare che rispetto al momento in cui è stato girato questo video sono stati modificati alcuni aspetti, ma la panoramica fornita è sicuramente interessante per chi deve e vuole farsi un’idea completa e chiara sulla Certificazione dei Corrispettivi nel vending.

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